Le nuove vie della seta. Presente e futuro del mondo by Peter Frankopan & R. Serrai & C. Rizzo

Le nuove vie della seta. Presente e futuro del mondo by Peter Frankopan & R. Serrai & C. Rizzo

autore:Peter Frankopan & R. Serrai & C. Rizzo [Frankopan, Peter & Serrai, R. & Rizzo, C.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788804708674
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-02-04T23:00:00+00:00


IV

LE VIE VERSO LA RIVALITÀ

La nostalgia può avere un effetto potente, inebriante. Guardarsi indietro con un paio di occhiali rosa può creare un passato fittizio che contenga solo le cose migliori, escludendo quelle peggiori e ordinarie. Se rifarsi a una precedente età dell’oro suscita spesso il ricordo affettuoso di tempi apparentemente migliori, questo processo può risultare ingannevole, fuorviante e sbagliato. In realtà, poi, il mondo di oggi è migliore da quasi ogni punto di vista rispetto a quello passato.

Un bambino nato oggi è statisticamente in grado di vivere più a lungo non solo dei suoi genitori, ma anche di ciascuno dei suoi antenati. Più bambini, tra quelli nati oggi, cresceranno sapendo leggere e scrivere di quanto sia successo in qualunque altro periodo storico – come valore assoluto (visto che la popolazione globale è ai livelli più alti di sempre), ma anche in percentuale. L’accesso all’acqua potabile e alle cure mediche, a mezzi di trasporto veloci e convenienti, alle reti energetiche e di comunicazione non è solo alto, ma in aumento. Ci sono molte ragioni per festeggiare, e guardare al futuro con ottimismo.

Questo, tuttavia, non rende più agevole venire a patti con il cambiamento. Non è sempre facile restare ottimisti se sembra di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. È il caso degli Stati Uniti, dove l’ascesa della Cina sembra non solo porre problemi sistemici sul futuro dell’America, ma anche gettare un’ombra che rende comprensibile la nostalgia per i presunti anni d’oro del XX secolo. La vendita di un’importante impresa dopo l’altra, dagli alberghi alle società di leasing di aeromobili, dalla biotecnologia al comparto elettrodomestici di General Electric – quello che una volta era il gioiello della casa madre, a sua volta istituzione totemica dell’America industriale –, può essere un contesto cui risulta difficile adattarsi.1

Vedere certi grandi nomi ceduti ad acquirenti esterni, ben provvisti di contanti, è uno shock per il sistema, soprattutto quando difficilmente si sarebbe pensato ad acquirenti di parti del mondo poco conosciute, e alle quali si è sempre prestata scarsa attenzione. Questo vale non solo per gli Stati Uniti, ma anche per l’Europa, dove alcuni dei nomi e dei marchi più tradizionali, da Volvo ai taxi londinesi, dalla Warner Music a Strabag, il gigante dell’edilizia, hanno ormai proprietari stranieri, che provengono principalmente dai paesi delle Vie della Seta. Un esempio perfetto di questo mondo nuovo, e spesso strano, è la vendita della maggioranza delle azioni della ditta che estrae il marmo di Carrara in Italia, lo stesso utilizzato per il Pantheon a Roma, il Duomo di Siena, Marble Arch a Londra e il monumento alla pace che si trova nei pressi del Campidoglio a Washington. L’azionista di riferimento, adesso, è la famiglia bin Laden – e questo, a sua volta, significa che il marmo utilizzato nella Freedom Tower di New York proviene da cave che ora appartengono alla famiglia del responsabile della distruzione delle Twin Towers, che in precedenza occupavano lo stesso sito.2

Acquisizioni di questo genere hanno provocato un profondo esame di coscienza, e richieste di interventi dei vari governi per bloccare le vendite.



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